Se il convivente sparisce

Se il convivente sparisce

SE IL CONVIVENTE SPARISCE DA CASA

A cura di Maria Elena Masile (CIIE)

Specialista in Criminologia, psicologia investigativa, criminal profiling e analisi della scena del crimine

Specialista in Criminologia, psicologia investigativa, criminal profiling e analisi della scena del crimine

Storie di Vita.

In uno dei nostri ultimi colloqui ci è stata sottoposta una vicenda che riguardava una coppia di fatto, nella quale, uno dei due conviventi era sparito senza lasciare alcuna traccia di se stesso.

Come ci si deve comportare alla luce di questi accadimenti ?

E’ bene chiarire innanzitutto che secondo l’orientamento giurisprudenziale della Suprema Corte Cassazione, per le coppie di fatto, non si possono applicare le norme che riguardano le coppie unite in matrimonio e che prevedono le seguenti fattispecie:

la fissazione della residenza, la coabitazione e l’addebito, pertanto, se il compagno o la compagna scappa di casa non rischia assolutamente niente, di conseguenza, non commette nessun tipo di illecito ne civile tanto meno penale.

Il tribunale dei minori e/o il tribunale ordinario, interviene solo quando si tratta di adottare provvedimento per il mantenimento, affidamento e collocazione dei figli.

Cosa succede se finisce la convivenza?

Le problematiche riguardano proprio come appena anticipato, i rapporti con i figli.
Il genitore che abbandona il convivente deve comunque continuare a mantenere i figli corrispondendo un contributo dovuto per legge.

Il genitore che abbandona il convivente senza provvedere al loro mantenimento commette un illecito penale.

L’art. 570 bis c.p., disciplina che tra la posizione dei figli nati da genitori conviventi, rispetto alla prole nata in costanza di matrimonio, non vi è alcuna differenza, pertanto, non subiscono alcuna modifica a seconda che sia o meno intervenuto il matrimonio indipendentemente dal fatto che ci sia stata o meno una sentenza del giudice che determina l’ammontare del mantenimento, sarà compito del Giudice stabilire nell’eventualità che uno dei due conviventi faccia ricorso al tribunale ordinario e/o al tribunale per i minorenni al fine di stabilire l’ammontare dell’assegno di mantenimento.

L’assegno di mantenimento

Proprio in uno dei nostri ultimi colloqui ci è capitato di sentire che uno dei due ex conviventi non volesse contribuire al mantenimento della prole, dichiarando di non svolgere alcuna attività lavorativa retribuita.

La nostra Agenzia Investigativa specializzata nel diritto di famiglia ti aiuterà ad acquisire tutti gli elementi di prova al fine di dimostrare la reale attività lavorativa del tuo ex partner.

Contattaci e ti aiuteremo a risolvere questo genere di problematiche per la salvaguardia dei diritti dei tuoi figli.

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Si può spiare il telefono del convivente ?

Si può spiare il telefono del convivente ?

Spiare il telefono: si possono spiare gli SMS, le Chat, Whatsapp, i Social in genere del coniuge o del convivente ?

Sono elementi di prova da poter produrre in giudizio nel caso di una separazione con addebito ?

Queste ed altre domande, ci vengono sottoposte di continuo al momento del colloquio con i nostri clienti sia per un progetto di indagine e sia durante il corso delle indagini per infedeltà coniugale.

E’ ormai pacifico che l’inosservanza dell’obbligo di fedeltà coniugale, è con tutta chiarezza una violazione gravissima che determina l’impossibilità da parte di uno dei due coniugi nella prosecuzione della convivenza ed è ormai altrettanto pacifico, sia in dottrina che in giurisprudenza, a giustificare l’addebito della separazione sempre che venga dimostrata con l’acquisizione degli elementi di prova da parte della nostra Agenzia Investigativa.

A tale proposito, abbiamo scritto tantissimo sia per quanto riguarda i social e sia per quanto riguarda la messaggistica.

Talvolta, succede che il coniuge ad un certo punto si improvvisi “investigatore privato” e vada alla ricerca di messaggi /chat e quant’altro per incastrare- secondo lui e/o secondo lei il coniuge traditore.

Ma attenzione !!!!!!

E’ bene chiarire subito agli “aspiranti investigatori fai da te che se pensate di spiare il telefono di vostro marito o di vostra moglie con l’utilizzo improprio della password state commettendo un illecito penale che riguarda la fattispecie di accesso abusivo al sistema informatico o telematico, mentre, andare a cercare l’email del presunto adultero e/o adultera concreta la fattispecie prevista dall’Articolo 616 ovvero:

“Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza. Se il colpevole, senza giusta causa, rivela, in tutto o in parte, il contenuto della corrispondenza, e’ punito, se dal fatto deriva nocumento ed il fatto medesimo non costituisce un piu’ grave reato, con la reclusione fino a tre anni”

A vostro vantaggio vi è solo una possibilità che comporta l’apertura del telefono mobile solo se è stato lasciato incustodito all’interno delle mura domiciliari in costanza di matrimonio.

Fate molta attenzione! Perché spiare il telefono non è comuque mai una buona idea. Questa fattispecie andrà  infatti dimostrata nel corso del giudizio di separazione e sarà molto difficile che qualcuno creda nella liceità dell’acquisizione dei dati custoditi nella disponibilità di entrambi i coniugi.

Non esitate a contattarci sapremo darvi le giuste indicazioni.

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Indagini Familiari: FAQ

Indagini Familiari: FAQ

OGGI VOGLIAMO OCCUPARCI DI ALCUNE FAQ

Frequently Asked Questions, domande che vengono più frequentemente poste dai visitatori del nostro sito sulle indagini familiari

 

La scoperta di una infedeltà coniugale influisce sull’assegno di mantenimento?

Il coniuge che tradisce generalmente perde il diritto all’assegno di mantenimento se l’ex coniuge si rivolge al tribunale competente per giurisdizione e chiede la separazione con addebito.

Cosa è l’addebito?

L’addebito è l’attribuzione della responsabilità che il giudice ascrive a chi viola l’obbligo alla fedeltà, la conseguenza è la perdita del diritto all’assegno mantenimento, pertanto, anche se il coniuge infedele non ha reddito ed è disoccupato, non può percepire l’assegno di mantenimento e non ha neppure i diritti ereditari sull’ex coniuge.

L’addebito implica anche la perdita dello stato di erede legittimo che spetterebbe “ex lege” al coniuge finché non interviene la sentenza di divorzio.

Chi viene accusato di tradimento, si può difendere (e come)?

Assolutamente si, ci si può difendere benissimo, ovviamente dopo aver analizzato con attenzione la fattispecie concreta ed eventualmente sostenere tesi diverse, sempre che ci sia la possibilità, consigliando e raccogliendo gli elementi di prova che in genere la nostra Agenzia Investigativa suggerisce al nostro cliente.

In questo caso, il Giudice potrebbe decidere di non dichiarare l’addebito alla luce delle risultanze acquisite dalla nostra Agenzia Investigativa.

Quali sono le prove valide per dimostrare il tradimento?

La prova del tradimento può essere ottenuta attraverso la nostra Agenzia Investigativa che oltre che acquisire tutti gli elementi di prova che dimostrino l’infedeltà coniugale testimonierà anche in un eventuale giudizio di separazione giudiziale.

Esistono situazioni in cui non si perde il mantenimento?

Sì, ci sono alcune eccezioni nelle quali il tradimento non comporta la perdita del diritto al mantenimento, al momento della consulenza vi spiegheremo quali sono queste eccezioni.

Cosa succede se si scopre il tradimento dopo la separazione?

Poniamo il caso che l’ex coniuge scopra in un momento successivo che è stato tradito. Si possono far valere questi elementi di prova? la valutazione va fatta caso per caso. Per questo motivo consigliamo ai nostri Clienti di valutare con molta attenzione le indagini preventive.

L’accordo tra i coniugi sul mantenimento può essere modificato a seguito del verificarsi di un
tradimento?

In caso di separazione consensuale, i coniugi possono concordare sull’assegno di mantenimento senza necessariamente rivolgersi al Giudice, però, se nel frattempo si dovesse verificare un’ infedeltà l’accordo potrebbe essere rivalutato in sede di divorzio.

Anche in questo caso è necessario acquisire tutti gli elementi di prova necessari, per questo motivo, il coniuge che ha subito l’infedeltà coniugale potrebbe chiedere al Tribunale competente di modificare il provvedimento.

Qual è il ruolo dell’avvocato in caso di tradimento e diritto al mantenimento?

Innanzitutto è bene chiarire che tra l’avvocato e l’investigatore privato vi è una netta linea di demarcazione professionale.

La nostra Agenzia Investigativa, specializzata nel diritto di famiglia, è in contatto con i più importanti studi legali esperti di diritto di famiglia che forniscono assistenza e consulenza (anche con il gratuito patrocinio, qualora vi siano le condizioni) sia in caso di infedeltà coniugale e quindi il diritto al mantenimento e sia nel caso di separazione consensuale quando vi siano i presupposti per l’accordo tra ex coniugi.

Come consigliamo di proteggere il diritto al mantenimento in caso di tradimento?

Per proteggere il proprio diritto al mantenimento consigliamo una consulenza presso la nostra Agenzia Investigativa esperta nel diritto di famiglia.

E’ fondamentale essere trasparenti riguardo la propria situazione patrimoniale e soprattutto per quanto riguarda la propria condotta durante il matrimonio.

Speriamo di aver risposto a tutte le vostre domande frequenti, in ogni caso, qualora ci fossero delle perplessità, vi consigliamo di contattarci e sapremo darvi le giuste indicazioni ma soprattutto i giusti riferimenti.

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Separazione e Divorzio post Covid

Separazione e Divorzio post Covid

INDAGINI FAMILIARI E STORIE DI VITA:

SEPARAZIONE E DIVORZIO POST COVID

A cura di Maria Elena Masile (CIIE)

Specialista in Criminologia, psicologia investigativa, criminal profiling e analisi della scena del crimine

Specialista in Criminologia, psicologia investigativa, criminal profiling e analisi della scena del crimine

Affrontare una separazione e un divorzio è senza dubbio uno degli eventi più traumatici che un uomo o una donna possa subire nella sua vita, soprattutto per una donna, la quale, in genere, è la parte debole del rapporto di coppia e che maggiormente subisce questo evento traumatico che segna in maniera indelebile il resto della sua vita.

Quando si decide di separarsi, ci si ritrova infatti non solo a fare i conti con la rabbia, soprattutto, ci si chiede quale sarà il mio futuro?

Nell’esperienza cinquantennale della nostra Agenzia Investigativa abbiamo avuto modo di sentire tante sofferenze soprattutto da parte delle donne, (parlo da donna) … ed ancora oggi spesso, nei colloqui con i clienti il nostro ruolo viene confuso per quello di uno psicoterapeuta.

Ascoltiamo volentieri: la nostra funzione è quella di essere sempre disponibili nei confronti del nostro assistito e di supportarlo sempre dal punto di vista professionale ed umano.

Una espressione che mi ha lasciato letteralmente sconcertata è stata:

“prima credevo fosse un nido d’amore poi è divenuto un carcere a vita”.

Separazione e Divorzio – Dopo il Covid

abbiamo sicuramente registrato un incremento delle indagini relative all’infedeltà coniugale e che purtroppo è una delle problematiche che maggiormente ci troviamo a dover affrontare nelle indagini della nostra Agenzia Investigativa specializzata nel diritto di famiglia soprattutto dopo la pandemia.

Una donna, oggi in caso di separazione, sicuramente si trova di fronte a difficoltà veramente serie.
Capita spesso che il marito da un giorno all’altro decida di separarsi senza dare alcun tipo di spiegazione, addirittura ci è capitato di sentire: sparisce da casa e i figli minori chiedono dove sia il papà.

La donna si trova a dover accudire i figli senza il benché minimo aiuto da parte dell’ormai ex coniuge che nella sua immaturità, pensa di aver iniziato “la sua nuova vita da single”.

A questo punto è fondamentale acquisire tutti gli elementi di prova per dimostrare l’ormai conclamata infedeltà coniugale, per cercare di tutelare in qualche modo la donna che subisce insieme ai figli questo evento traumatico.

Poi si aggiungono le difficoltà economiche oltre la sparizione da casa, il conto corrente svuotato e le bollette da pagare.
Dobbiamo sottolineare che la donna è ancora il soggetto economicamente più debole; oltre ad essere vittima di violenza fisica e psicologica

Subisce anche la violenza finanziaria, senza neppure la possibilità di chiedere aiuto a qualcuno perché magari i “comuni amici” ti hanno voltato le spalle perché a loro dire, non vogliono essere coinvolti nella vicenda comune e/o perché non vogliono schierarsi da nessuna parte.

Parlo da donna: queste purtroppo, sono “Storie di Vita”!

La nostra Agenzia Investigativa ricorda sempre al cliente: l’interesse primario da perseguire è quello dei figli minori.

Se stai vivendo un’esperienza di separazione e divorzio, contattaci. Prima di tutto ti ascolteremo e poi ti aiuteremo a risolvere il problema e sicuramente verremo incontro a tutte le tue necessità.

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Reati in famiglia: il risarcimento del danno

Reati in famiglia: il risarcimento del danno

I REATI IN FAMIGLIA:

IL RISARCIMENTO DEL DANNO

A cura di Maria Elena Masile (CIIE)

Specialista in Criminologia, psicologia investigativa, criminal profiling e analisi della scena del crimine

Specialista in Criminologia, psicologia investigativa, criminal profiling e analisi della scena del crimine

La famiglia è certamente l’istituzione più importante da salvaguardare, in quanto dal corretto funzionamento del nucleo familiare originario dipende lo sviluppo dei figli minori al fine di essere introdotti all’interno del società in cui viviamo.
A questo proposito è opportuno operare determinate scelte per prevenire ed evitare che vengano posti in essere quei comportamenti che sono conseguenti ad una condotta lesiva da parte di uno o di entrambi i genitori.
E’ fondamentale analizzare quello che in certi casi viene definito come l’illecito “endo familiare”, sotto il profilo della responsabilità civile, non escluso quella penale, quest’ultima che comporta poi il conseguente risarcimento del danno ex art. 2043 e segg. del codice civile.

Viene sottoposto un ipotetico caso alla nostra Agenzia Investigativa, specializzata nel diritto di famiglia

A diciassette anni sono scappata di casa. Quando sono tornata ho subìto violenze, minacce da parte di mia madre e mio padre. Come posso intervenire per richiedere e ottenere il risarcimento dei danni ?

Le condotte subite sino ad oggi in questo ipotetico caso, hanno integrato più reati in capo a quello che ci è stato sottoposto, il primo fra tutti quello di maltrattamenti in famiglia. Il reato è disciplinato dall’art. 572 del codice penale.

“chiunque maltratta una persona della famiglia o comunque convivente, o una persona sottoposta alla sua autorità o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l’esercizio di una professione o di un’arte, è punito con la reclusione da due a sei anni. Se dal fatto deriva una lesione personale grave, si applica la reclusione da quattro a nove anni; se ne deriva una lesione gravissima, la reclusione da sette a quindici anni; se ne deriva la morte, la reclusione da dodici a ventiquattro anni”.

Una recente sentenza della suprema Corte, ha sancito che il reato di maltrattamenti in famiglia è configurabile anche al di fuori della famiglia legittima, in presenza di un rapporto di stabile convivenza.

Se sei stata vittima o sei vittima di maltrattamenti in famiglia e non hai il coraggio di denunciare quanto accaduto non esitare a contattare la nostra Agenzia Investigativa specializzata nel diritto di famiglia, saremo in grado di costruire insieme a te l’intero impianto probatorio che ti consentirà di ottenere il risarcimento dei danni subiti. 

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Le indagini patrimoniali sull’ex coniuge

Le indagini patrimoniali sull’ex coniuge

LE INDAGINI PATRIMONIALI SULL’EX CONIUGE:

COME OTTENERE LA RIDUZIONE DELL’ASSEGNO DI MANTENIMENTO

A cura di Maria Elena Masile (CIIE)

Specialista in Criminologia, psicologia investigativa, criminal profiling e analisi della scena del crimine

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Uno dei casi più frequenti di cui si occupa la nostra Agenzia Investigativa specializzata nel diritto di famiglia, riguarda le indagini patrimoniali tese a ottenere la riduzione dell’assegno di mantenimento.

Anche se Il mantenimento è stato correttamente stabilito dal Giudice, tuttavia, in taluni casi, si rende necEssaria una indagine patrimoniale per valutare se la somma di denaro che spetta all’ex coniuge in seguito ad una separazione o sentenza di divorzio, sia congrua o addirittura si possa configurare la fattispecie che consenta il venir meno dell’obbligo di mantenimento.

Che cosa dice la Corte di Cassazione?

In una recente sentenza La Suprema Corte esattamente il 16 ottobre 2020, ha stabilito che, qualora uno dei due ex coniugi abbia iniziato una relazione con nuovi compagni/ compagne, non necessariamente stabile, venga meno l’obbligo del pagamento dell’assegno di mantenimento.

In questo contesto la nostra Agenzia  Investigativa, interviene al fine di acquisire tutti gli elementi di prova necessari allo scopo.

La nostra Agenzia Investigativa interviene non solo nel caso di accertamento della convivenza ma anche nell’accertamento della situazione patrimoniale della nuova famiglia di fatto.

L’assegno di mantenimento potrebbe essere rideterminato o addirittura sospeso nelle seguenti ipotesi:

  • L’ex coniuge percepisce un reddito diverso da quello dichiarato in fase di divorzio;
  • L’ex coniuge presta la sua attività lavorativa senza averla dichiarata
  • L’ex coniuge ha stabilito una nuova relazione e convivenza
La funzione delle indagini e la raccolta delle informazioni

1. ricerca di indizi e informazioni,
2. sorveglianza del comportamento

Questa metodologia, in base alle richieste del Cliente, prevede un monitoraggio del comportamento della persona sulla quale si hanno dei fondati sospetti.

  • sorvegliare un luogo (abitazione, posto di lavoro, ecc.)
  • seguire gli spostamenti

Un monitoraggio che può richiedere diverse ore di lavoro ma efficace.

Nell’ultimo periodo lo Studio Masile è particolarmente impegnato nelle attività di indagini utili alla raccolta di informazioni ed elementi di prova in questo genere di investigazioni.

Un vero cambiamento per il lavoro che frequentemente viene richiesto alla nostra Agenzia Investigativa, una nuova modalità di apporto professionale e soprattutto una nuova strategia operativa che opera in parallelo con le ultime modifiche legislative della Corte di Cassazione.

Una metodologia concreta e risolutiva per la rimodulazione o richiesta di revoca dell’assegno di mantenimento.

Contattaci anche solo per una consulenza e sapremo darti le giuste indicazioni.

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