Registrare le conversazioni in auto è un reato

Registrare le conversazioni in auto è un reato

SULLE INVESTIGAZIONI FAI-DA-TE:

REGISTRARE LE CONVERSAZIONI IN AUTO E’ UN REATO

A cura di Maria Elena Masile (CIIE)

Specialista in Criminologia, psicologia investigativa, criminal profiling e analisi della scena del crimine

Specialista in Criminologia, psicologia investigativa, criminal profiling e analisi della scena del crimine

“Questo articolo è rivolto ancora una volta agli aspiranti investigatori privati fai da te

Ancora una volta dobbiamo tornare sull’argomento delle investigazioni fai-da-te e ogni volta dobbiamo ripetere sempre le medesime cose: per favore, dimenticate lo stereotipo dello 007

Riceviamo continue telefonate di potenziali clienti che ci chiedono se possibile mettere sotto controllo il telefono, ma c’è di più, anche peggio, ci chiedono se possibile spiare le conversazioni del coniuge mettendo di nascosto un registratore spia all’interno dell’auto.

Una recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione finalmente ha messo la parola FINE a questo annoso argomento.
Commette reato chi, per spiare le conversazioni del coniuge, mette di nascosto un registratore spia nella sua auto: lo ha stabilito un’innovativa sentenza della Cassazione.

Il caso riguardava una moglie che aveva fatto collocare una microspia registratore nella macchina del marito per ottenere, secondo le sue modalità di pensiero, gli elementi di prova ai fini della dimostrazione del tradimento di quest’ultimo.

Finora, la Cassazione tendeva ad escludere che l’autovettura fosse un luogo di privata dimora e ci si chiedeva se spiare all’interno dell’auto fosse reato.
Dopo questa recentissima pronuncia, la risposta al quesito è molto chiara: mettere il registratore spia in auto diventa reato, anche se non è quello di intercettazione abusiva, bensì quello di violazione della riservatezza del domicilio, che riguarda in particolare la normativa sulla privacy.

Quindi cari aspiranti investigatori privati fai da te, siete avvisati, evitate di mettervi nei guai !

Innanzitutto, la sentenza ha chiarito che il reato commesso è quello di interferenze illecite nella vita privata, punito severamente con la pena della reclusione da sei mesi a quattro anni:
il registratore, così come le microspie o “cimici” di vario tipo, che si trovano comunemente sui siti internet (quando -per altro- non sono dei veri bidoni) sono sicuramente sconsigliati ai 007 improvvisati.

L’autovettura può ora essere considerata un luogo di privata dimora, dove cioè si svolgono momenti intimi di vita che debbono essere garantiti da interferenze illecite.

In questo modo, l’auto, anche se è parcheggiata sulla pubblica via, diventa un posto protetto in cui gli estranei non possono inserirsi per captare ed ascoltare ciò che accade, a prescindere da quali siano i contenuti delle conversazioni o gli atti che le persone compiono nell’abitacolo della vettura, atti intimi compresi.

Quindi, ancora un monito, una raccomandazione ai visitatori del nostro sito! Evitate di mettervi nei guai e soprattutto, non esitate a contattare la nostra Agenzia Investigativa specializzata nel diritto di famiglia, personalmente, da donna, capisco tutte le esigenze e le problematiche che si verificano nel caso di un sospetto tradimento e ancora peggio di un tradimento,

Non esitate a contattarci, insieme troveremo la soluzione al vostro problema. Sapremo darvi le giuste indicazioni da seguire evitando le violazioni di legge e soprattutto dimenticate lo stereotipo dello 007

La nostra Agenzia Investigativa – specializzata nel diritto di famiglia – opera su tutto il territorio regionale e nella penisola è associata Federpol e si attiene scrupolosamente al codice deontologico ed alla protezione dei dati personali in materia di privacy.

STUDIO MASILE INVESTIGAZIONI SRLS

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Truffe alle assicurazioni, frodi, assenteismo e malati immaginari

Truffe alle assicurazioni, frodi, assenteismo e malati immaginari

Truffe alle assicurazioni, frodi, assenteismo e malati immaginari che marinano il lavoro: pane quotidiano per Brunello Masile, un moderno 007 o se preferite l’evoluzione in scala regionale di Sherlock Holmes. Messi un po’ da parte i casi di infedeltà coniugale, che però restano nel menu professionale, il campo d’azione dei detective privati è legato oggi soprattutto alla difesa di enti e aziende da chi cerca di raggirarli con le tecniche più ingegnose e spavalde. È un settore professionale che non conosce crisi:«Siamo di fronte a un aumento esponenziale di questi casi, probabilmente dovuto alla crisi che attraversiamo» spiega Masile, che tra una sigaretta e l’altra e tra ampie volute di fumo che rimandano forse involontariamente al Philip Marlowe di Chandler, spiega come è riuscito ad incastrare l’ultimo operaio disonesto:«In questo mestiere non si improvvisa niente. Tutti i risultati raggiunti sono frutto di studio e attenzione ai particolari, perché un investigatore privato deve andare per strada e osservare. Non ci sono e non ci dovrebbero essere scorciatoie tecnologiche. Io e i miei collaboratori usiamo teleobiettivi, microcamere e registratori. Il resto è frutto del nostro intuito e della nostra preparazione». Un principio su tutti:«Ci vuole grande attenzione per la sfera di libertà delle persone – avverte Masile – data l’invasività e le conseguenze delle nostre indagini, solo una distorta interpretazione della giurisprudenza della Cassazione consente l’uso dei rilevatori GPS per localizzare la posizione dei soggetti che seguiamo». Le tracce però si seguono in strada:«Questo mestiere non si può fare stando comodamente seduti dietro una scrivania. Non a caso le intercettazioni sono assolutamente vietate».

Una laurea in giurisprudenza, specializzazione a Pisa e a Denver in Colorado con particolare riguardo all’investigazione penale a favore delle parti private su tecnica e metodologia della ricerca e del reperimento degli elementi di prova consentono a Masile di rappresentare un unicum nel panorama del mondo investigativo:«Solo l’estrema professionalizzazione ci consente di lavorare con questi risultati. Le infedeltà coniugali ad esempio, che seppur diminuite rappresentano sempre buona parte dei nostri incarichi, abbisognano anche di doti umane e di sensibilità, perché il cliente che viene da noi per un motivo simile è come se ci consegnasse un vaso rotto, i cui cocci noi dobbiamo aiutare a rimettere insieme. Ragion per cui in studio con me è presente anche una psicologa che aiuta i clienti in questi momenti estremamente delicati. Anche se sono ancora le donne in maggioranza a rivolgersi a noi per questo tipo di casi – continua Masile accendendo l’ ennesima sigaretta – attraverso anni di esperienza ho potuto notare un evoluzione del costume delle persone».

Dai sentimenti all’economia insomma:«La crisi ha cambiato le priorità» conferma l’investigatore. E l’operaio disonesto? «L’abbiamo incastrato attraverso una serie di pedinamenti e prove fotografiche che lo ritraevano in una smagliante forma mentre praticava il body-building, abbiamo evitato che l’ assicurazione sborsasse un risarcimento non dovuto». Elementare no?

La Nuova Sardegna – 29 agosto 2012

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