Detective di professione – Alla caccia delle prove per nome e conto degli avvocati

Detective di professione – Alla caccia delle prove per nome e conto degli avvocati

Alzi la mano chi ricorda il nome dell’amico di Perry Mason. E’ difficile, il protagonista non era mai lui.
Bisogna far memoria: un detective dai capelli brizzolati, asciutto professionale. Ecco, si chiamava Paul Drake, lavorava nell’ombra, pedinava i sospettati, smascherava gli assassini.
Quando Mason vinceva, la prima pacca era sempre per il prezioso Paul.

Ma adesso basta con i fumettoni, gli investigatori escono dall’immaginazione collettiva. Arriva il nuovo processo penale e vogliono vestire altri panni, meno polverosi.

Professionalità ed efficienza, per cominciare.

Brunello Masile, detective cagliaritano, delegato regionale della Federpol, scende i campo deciso: “Con il codice Vassalli – dice – il nostro ruolo sarà determinante. L’accusa e la difesa si confronteranno a viso aperto, le prove si ‘formeranno’ davanti al giudice. Chi meglio di noi può diventare il consulente tecnico dell’avvocato? Se la Procura potrà contare sulla polizia giudiziaria, il penalista dovrà rivolgersi ai privati”.

La parte da protagonisti che pretendono, non è così facile-facile: “Purtroppo, la nostra attività – continua Masile – è spesso ai margini della legalità. Siamo vittime di una norma del 1931, che vieta i pedinamenti, le fotografie senza autorizzazione… se sbagliamo è la fine, ci ritirano la licenza”.

E’ una protesta gridata?
“Certo – ribatte – Siamo nelle mani della prefettura, che regola, con discrezionalità, la nostra professione”.

Soluzioni?
“L’albo degli investigatori. Alla Camera è ferma da un anno la proposta di legge, i partiti se ne disinteressano”.

Eppure, l’albo vorrebbe dire sicurezza e professionalità? Brunello Masile non nasconde i rischi: “Il nuovo codice farà da sponda all’abusivismo selvaggio. In Sardegna le agenzie sono una decina, ad ottobre ne avremo almeno il doppio. Fiutato l’affare, saranno in molti a buttarsi a capofitto. Senza controllo, senza regolamenti seri e precisi. Per avere il distintivo non basta essere un “cecchino”, un ex marine, un fanatico di James Bond. Negli USA c’è l’università, dove studiano psicologia, medicina legale, psichiatria”.

Il grande sogno americano… “No, è la voglia di perfezione”. Una perfezione che, però, sa di prossima “polizia parallela”, non è d’accordo? “ Non siamo in concorrenza con nessuno. Vorremo soltanto avere la certezza di poter lavorare nella legalità e senza avere attorno una giungla di nemici”.

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